di Fernando De Angelis

NOTIZIA FUORVIANTE N. 1.

(16/12/23) LETTERA FIRMATA. Caro Fernando, ho letto un articolo sulla discriminazione contro i cristiani, sia da parte dei musulmani che degli ebrei israeliani. In Israele, poi, sembra che ci siano continui contrasti tra Ebrei ultraortodossi ed Ebrei messianici.

RISPOSTA 1. Caro fratello, quello che tu descrivi contiene una piccola verità e nasconde una GRANDE MENZOGNA. Perché pone sullo stesso piano la persecuzione dei cristiani nel mondo musulmano, dove vengono anche uccisi, equiparandola ad un episodio di disturbo occasionale di Ebrei ortodossi nei confronti di Ebrei messianici (cioè che riconoscono Gesù come Messia, cioè cristiani) e di altri cristiani non Ebrei.

Con un’altra differenza non secondaria: mentre dove prevalgono i musulmani i delitti contro i cristiani restano di solito impuniti, le autorità israeliane hanno espresso ferma condanna sulla intolleranza degli Ebrei ortodossi, promettendo che avrebbero fatto tutto il possibile per evitare che simili episodi si ripetessero. E infatti non si sono ripetuti.

Ancora più significativo è che, all’interno dello Stato di Israele, il numero di cristiani è in crescita nelle aree a prevalenza ebraica, mentre dove i musulmani prevalgono sugli ebrei, i cristiani diminuiscono costantemente, anche dove erano molto numerosi (Nazaret, Betlemme).

NOTIZIA FUORVIANTE N. 2.

(16/12/23) LETTERA FIRMATA. Caro Fernando, che ne pensi del fatto che lo Stato di Israele ha sostenuto e sostiene l’Azerbaigian (stato a stragrande maggioranza musulmana) nella guerra contro l’Armenia (stato a stragrande maggioranza cristiana)?

RISPOSTA 2. Come tutti gli Stati, Israele cerca di sviluppare i rapporti con chiunque lo desidera, senza con ciò essere responsabile delle specifiche politiche fatte da quegli Stati. Per Israele è stata una grande opportunità l’amicizia offertale da uno Stato musulmano, anche perché le ha permesso di penetrare in una zona strategica e di posizionarsi ai confini con il suo più pericoloso nemico, cioè l’Iran.

Il conflitto fra l’Armenia cristiana e il circostante mondo musulmano è millenario e l’Armenia, come la vicina Georgia, il Libano e l’Etiopia, è con l’aiuto dalle montagne che ha evitato di fare la fine delle nazioni cristiane della sponda Sud del Mediterraneo, passate rapidamente all’islamismo.

L’Armenia è stata la prima ad adottare il cristianesimo come religione dello Stato e ne resta testimonianza il fatto che a Gerusalemme c’è un ampio quartiere armeno, anche se è poco accessibile e poco vitale. A Gerusalemme c’è una buona convivenza fra Ebrei e Armeni.

L’Armenia si è separata presto dal cristianesimo dell’impero romano, finendo poi per collegarsi al mondo russo-ortodosso. Per resistere alla pressione musulmana, gli Armeni si sono affidati ai “fratelli russi”, ma in questo momento la Russia ha più interesse ad avere buoni rapporti con l’Azerbaigian e ha difficoltà ad impegnarsi militarmente a favore dell’Armenia. Così gli Armeni si sono sentiti traditi dalla Russia, arrivando a prendere contatti con gli Stati Uniti e con il mondo Occidentale in genere.

Israele è rimasta sostanzialmente neutrale nella recente guerra fra Azerbaigian e Armenia e non credo che possa essere considerata colpevole solo perché l’esercito dell’Azerbaigian è stato modernizzato anche da Israele. Israele avrebbe fatto qualcosa di simile anche con l’Armenia, se l’Armenia lo avesse chiesto a lei, anziché alla Russia.

Non è secondario, poi, che il cristianesimo armeno sia di tipo costantiniano, con una Chiesa strettamente associata allo Stato e perciò “pedobattista”. Un cristianesimo che può aver avuto una sua validità nel passato, ma che ora è una specie di reperto archeologico, prezioso quanto si vuole, ma ormai non più efficace. Su questo cristianesimo, che spesso ha in antipatia gli Ebrei, ci siamo soffermati in un altro articolo (link).