Note autobiografiche di Fernando De Angelis

Lo scopo del mio sito è quello di essere d’aiuto a quelli che desiderano capire meglio le convinzioni bibliche che ho maturato, alle quali ho fatto cenno nei tre Convegni avutisi dal dicembre 2015 all’ottobre 2016, messi poi su Youtube , ed espresse nei tre recenti libri che realizzano una prima sintesi di tutta la Bibbia. Con queste Note, perciò, desidero mettere in rilievo soprattutto il percorso e il retroterra che mi hanno portato ad una comprensione della Bibbia spesso diversa da ciò che comunemente si pensa.

Sono nato nel 1946 nella parte interna dell’Appennino Centrale (Manigi, di Cascia) e resto in fondo “un montanaro”. Nel 1968 ho trovato il testo del Vangelo nella cattedrale di Perugia, dove ero studente nella Facoltà di Agraria. Non trovando risposte nel cattolicesimo, ho colto l’occasione di un contatto con la chiesa evangelica “dei Fratelli” di Perugia, con l’aiuto della quale ho maturato un’esperienza di “rinascita in Cristo” (1969). Considero determinanti gli esempi delle famiglie di Angelo Zolfaroli e Alfredo Terino, ma mentre Zolfaroli aveva un dono di evangelista/pastore, la caratteristica più spiccata di Terino era quella di un teologo attratto dalla Bibbia. Terino organizzò a casa sua una specie di scuola biblica, attraverso la quale mi sono stati insegnati non solo i fondamenti, ma anche un metodo di studio della Bibbia rispettoso del testo.

Come professione ho fatto l’insegnante di Scienze naturali e geografia nelle scuole medie superiori, ma con una parentesi apertasi nel 1977, quando ho lasciato l’insegnamento perché convinto di aver ricevuto una chiamata da Dio, con l’obiettivo di promuovere un rinnovamento etico e dottrinale nelle chiese. Passati soli tre mesi ho dovuto riconoscere un completo fallimento e dopo tre anni sono tornato a fare l’insegnante, col proposito di non prendere più iniziative. Passando il tempo, però, “sono state le iniziative a venirmi incontro”: l’attività di insegnamento, per esempio, mi ha costretto ad approfondire una visione biblica della cultura, che ha avuto come conclusione la pubblicazione del libro “Cultura e Bibbia”.

Dal 1985 al 1992 ho collaborato assiduamente con il mensile “il Cristiano” e proprio in quel periodo (1988) ho fondato con altri e poi diretto il semestrale “Proiezioni”, per promuovere una visione biblica della cultura che contrastasse in particolare l’evoluzionismo. Supponevo che sarei andato di bene in meglio, invece due inaspettati eventi hanno cambiato radicalmente la mia vita. Infatti nel 1989 un incidente stradale ha costretto mia moglie Gilda all’uso della sedia a rotelle, mentre nel 1993 sono emerse incomprensioni con la chiesa allora frequentata e così ho poi vissuto a lungo come “un cristiano senza chiesa”.

Nel 2008, però, i conduttori Rocco Sardone e Stefano Gotta hanno invitato me e mia moglie a far parte della chiesa evangelica di Siena (ora in via Beccafumi 15). Essendo nel gruppo dei predicatori, ho iniziato a riflettere sul Vangelo di Matteo e ciò mi ha portato ad una profonda revisione della comprensione della Bibbia, avendo un costante incoraggiamento dalla chiesa; ciò che ho via via esposto non ha trovato sempre tutti d’accordo, ma abbiamo dialogato tenendo fermo il rispetto reciproco e l’amore fraterno in Cristo: è in questo contesto che è maturato il contenuto dei tre libri citati all’inizio. Nonostante alcune “asprezze verbali” che ho a volte usato (specie nel primo dei tre Convegni), la mia attitudine di fondo vuole essere quella del dialogo fraterno, che cerca di cogliere qualcosa di positivo anche in chi si oppone, supponendo che a muovere le obiezioni è in ogni caso l’amore per la Parola di Dio, che merita comunque incoraggiamento e rispetto.