LA MISTERIOSA RISURREZIONE DEI MORTI IN MATTEO 27. 

Una risurrezione “tipo Lazzaro” o che anticipa quella di Gesù?

ALBERTO NUZZOLO (16/4/18). Caro Fernando, avrei una domanda sul capitolo 27 del Vangelo di Matteo, ma con il tuo studio sei ancora al capitolo 18. Posso chiederti di fare un salto in avanti o devo aspettare? Con l’assemblea abbiamo da poco iniziato gli Atti ed è nata una discussione riguardante quei credenti risuscitati nei giorni della morte e risurrezione di Gesù (Matteo 27:51-53). Secondo te, sono risorti prima di Gesù, quindi solo come segno di un evento unico nella storia e destinati nuovamente alla comune morte (alla maniera di Lazzaro, tanto per intenderci), oppure sono un anticipo di “prima risurrezione” conseguente alla risurrezione del Messia? Premetto che mia moglie ha controllato il testo greco, senza riuscire a dare una precisa interpretazione cronologica della frase. Io propendo per l’ipotesi di risurrezione “tipo Lazzaro” (anche a causa di 1Corinzi 15). Grazie per la tua opinione, anticipata o a tempo debito.

RISPOSTA (18/4/18). Caro Alberto, non molto tempo fa qualcun altro mi ha chiesto un parere sullo stesso passo, ma non ricordo bene chi fosse. Ricordo solo che non sono entrato nel merito, considerandolo un aspetto secondario.

Fra le due alternative, propenderei per considerarla non alla maniera di Lazzaro, ma come un anticipo di “prima risurrezione”. Passo alle motivazioni. La risurrezione di Lazzaro era divenuta molto nota (Giov 12:10-11), perciò non c’era bisogno di replicarla. La morte di Gesù segna una “svolta cosmica” e la risurrezione di persone che muoiono dopo un po’ non è “adeguata” a mostrare gli effetti di quella svolta.

Dal punto di vista cronologico la concatenazione della descrizione di Matteo non lascia dubbi, perché quella risurrezione di credenti è messa al momento della morte di Gesù e chiaramente prima della sua risurrezione.

I risorti in Matteo 27 mi fanno pensare a Mosè ed Elia (in qualche modo già risorti) sul monte della trasfigurazione (Mat 17), con la trasfigurazione di Gesù che si può considerare come un primo accenno della sua risurrezione. In 1Corinzi 15:23, a proposito della risurrezione, è scritto: «Cristo, la primizia; poi quelli che son di Cristo alla sua venuta». Lo considero “uno schema generale riassuntivo”, perciò compatibile con la “piccola eccezione” dei risorti subito dopo la morte di Gesù e prima della sua risurrezione.

Continuo con l’atteggiamento di cercare di concentrarmi sul molto che si può capire, mettendo in second’ordine le questioni incerte. Sto trovando poi molto utile l’esplorazione del Vangelo di Matteo partendo dal suo inizio e proseguendo “a piedi”, cioè soffermandomi ogni volta che ne ravviso la necessità. Tu mi hai chiesto di fare un salto in avanti usando “l’elicottero” e spesso è necessario farlo. Questo risposta anticipata non la considero però come quella vera, ma come un “aperitivo”, perché il senso più profondo di un luogo lo si percepisce solo arrivandoci “a piedi”.

REPLICA (19/4/18). Grazie per la risposta e per tutto il lavoro che fai. Aggiungo solo che la presenza di Mosè ed Elia sul monte della trasfigurazione mi ricordano più un “flash” simile a quando Samuele parlò dopo morto all’evocatrice di spiriti (1Sam 28). Mi sembrano situazioni momentanee e con un significato ed uno scopo limitati nel tempo.