“LA LETTERA AGLI EBREI NEL SUO CONTESTO. Oltre gli equivoci della cristianità”, di Fernando De Angelis
«Gesù Messia è lo stesso ieri, oggi e in eterno». È questa la “bussola” che viene indicata per non lasciarsi trasportare «da diversi e strani insegnamenti» (13:8-9), sviluppatisi soprattutto con Costantino e Agostino (IV secolo) e con l’invenzione di un Gesù anti ebraico. La manifestazione di Gesù comincia in Genesi, perché è mediante il Figlio che Dio «ha creato i mondi» (1:2) e a lui viene attribuito il rimanere «lo stesso» (1:12) che il Salmo 102:27 attribuisce al Padre. Il rapporto di Gesù con coloro che lo hanno preceduto e con il sistema levitico non rientra nella cornice “non buono–buono”, ma in quella “buono–migliore”. Infatti Gesù è «garante di un patto migliore» e il suo sangue «parla meglio del sangue di Abele» (7:22; 12:24).

È un libro che io ho avuto il piacere di leggere via via, mentre prendeva forma, ed è stato un incoraggiamento e un aiuto, seppure spesso anche una sfida a quelli che sono i nostri presupposti e le nostre idee su chi è Dio e come agisce. Un libro che guarda direttamente alla Bibbia, abbattendo gli equivoci fuorvianti, ma con l’obiettivo di incoraggiare a una successiva ricostruzione per una più profonda comunione con Gesù, Signore e Salvatore del mondo.
Il libro è stato pubblicato in auto edizione e sarà direttamente disponibile online dal sito della CLC a partire dall’inizio della prossima settimana, e indirettamente in tutte le librerie. Ma è anche già disponibile in formato ebook su Amazon.
Scarica qui le prime 28 pagine del libro: Lettera agli Ebrei pp. 1-28 .
Redazione di Alessia Lanini