Ping pong 028. ANCORA SUI MISTERIOSI RISORTI IN MATTEO 27

Considerazioni e domande di Daniele Salamone sull’argomento del “Ping pong 19”. (http://www.fernandodeangelis.it/2018/05/04/ping-pong-019-la-misteriosa-risurrezione-dei-morti-in-matteo-27/).

SALAMONE DANIELE (16/7/18). Caro Fernando, ho letto su questo sito l’interessante discussione sulla misteriosa risurrezione descritta in Matteo 27 (“Ping pong 19) e avrei delle domande da farti.

1.Riprendendo il linguaggio che hai usato, hai avuto modo di approfondire quella tua prima spiegazione che hai chiamato “aperitivo”? Cioè sei riuscito ad arrivare “a piedi” in quei versetti e averne un’idea più chiara rispetto all’esserci andato con un “volo in elicottero”?

2.Nel testo è specificato che questi risorti sono entrati nella città santa solamente «dopo la risurrezione di Lui (Gesù)»: perché attendere 3 giorni o comunque che Gesù fosse risorto prima di lasciarsi vedere dalla gente? Sembra che l’autore biblico, in pochi versetti, abbia fatto dei salti temporali sulla cronologia degli eventi: a-Gesù muore; b-Alcuni corpi cominciano a risorgere prima ancora che Gesù risorgesse; c-Gesù risorge dopo che alcuni corpi erano già risorti prima di Lui; d-(salto temporale in avanti) dopo la «risurrezione di Lui» questi risorti entrano a Gerusalemme, sicuramente infondendo il panico tra la gente, specialmente tra i loro parenti in vita; e-(salto temporale all’indietro, al momento dei fatti accaduti, o magari si riferisce al “dopo queste cose”) il centurione e gli altri che erano con lui, «visto il terremoto e le cose avvenute», riconobbero che Lui fosse il Figlio di Dio.

Tutto questo avviene tra i versetti 52 e 54.

3.Visto e considerato che questa misteriosa risurrezione non è simile a quella di Lazzaro (dato che poi Lazzaro è morto di nuovo), che fine avrebbero potuto fare questi santi risorti?

 

RISPOSTA (7/9/18).

1.Nel frattempo mi sono avvicinato un po’, ma sono ancora lontano da Matteo 27, essendo arrivato alla fine del cap. 22. Durante l’estate mi sono poi reso conto che, per capire meglio l’opera complessiva di Gesù, bisogna averne chiaro l’esito finale, cioè comprendere meglio Paolo. Ho allora temporaneamente sospeso le “Note a Matteo”, per iniziare ad approfondire la figura di Paolo e l’opera affidatagli. Ho avuto comunque recentemente delle conferme sull’opportunità di procedere “a piedi”, dato che due episodi descritti da Matteo li ho compresi in questo modo diversamente. Il primo riguarda la richiesta della madre di Giacomo e Giovanni (Mat 20:20-21) e il secondo la conclusione della parabola dei cattivi vignaioli (Mat 21:43) (vedi i miei capp. 25/7 e 26/4/D).

2.Credo che anche qui vada adottato il “metodo zoom”, cioè cominciando con il senso generale del discorso di Matteo, concentrandosi solo dopo sui dettagli. Matteo non fa poco conto degli insulti rivolti a Gesù sulla croce dagli increduli (27:39-44), perché un Messia che muore era oggettivamente una contraddizione. Quegli stessi argomenti, non a caso, avevano messo in crisi sia Giovanni Battista che gli apostoli (11:2-3; 16:21-23). Ciò che segue (27:45-54) è perciò una prima replica a quelle obiezioni, in attesa della risposta definitiva data da Gesù risorto. Se Gesù era veramente il Salvatore del mondo, la sua morte “doveva” sconvolgere l’intero creato. Ecco allora il sole che si oscura, la cortina del Tempio che si squarcia, le rocce che si spaccano e i morti che risuscitano. L’efficacia di questi segni è nella conclusione che ne trae il centurione: «Veramente, costui era Figlio di Dio» (v. 54). Anche se quei morti sono risorti subito, non poteva toccare a loro l’onore di essere visti per primi, perciò hanno atteso la risurrezione di Gesù, prima di mostrarsi.

Riguardo ai “salti temporali” bisogna considerare che per la Bibbia la cronologia è importante, ma non quanto nella nostra mentalità, perché nella Bibbia il senso logico e quello riguardante il contenuto sono spesso prevalenti su quello cronologico. Dopo essermi affaticato per riuscire a capire il “labirinto cronologico” del libro di Geremia, mi sorprende semmai la complessiva grande linearità logica e cronologica di Matteo.

3.Se ti interessa sapere che fine hanno fatto i risorti… auguri! Perché per me è del tutto evidente che ciò che ci riserva il futuro e ciò che c’è al di sopra (e al di sotto) della nostra realtà sono QUASI impossibili da comprendere. Ne è prova il fatto che la vita di Gesù si è svolta in un modo che nessuno aveva previsto, nonostante le tantissime profezie che l’annunciavano. Mi basta perciò quel poco che intuisco sulla seconda venuta del Messia. Sulla realtà che è al di fuori del nostro vissuto poteva dirci qualcosa di più chi ha visto fino al terzo cielo, ma ci ha solo riferito… che non era possibile riferirci! (2Cor 12:2-4).

Grazie dei tuoi stimoli e delle tue considerazioni. DAF.