MODIFICA ALL’ARTICOLO SUL “DISCORSO PROFETICO”

MASSIMO SUERI (9/11/16). Caro Fernando, ho un chiarimento da chiederti sul tuo studio intitolato “Il discorso profetico di Gesù alla luce di Geremia e Daniele”, dove nel punto 1/A, al penultimo cpv., citi Michea e Isaia come annunciatori di un «nuovo e più glorioso inizio» per Gerusalemme, dopo che sarebbe stata distrutta. Per Michea non ho problemi, mentre non vedo in Isaia 3:1 e 5:4-7 la predizione di un tempo di restaurazione per Gerusalemme.

 

RISPOSTA (18/11/16). Hai ragione, quel capoverso è costruito male. Lo riporto ora nella forma “da modificare” e poi “corretta”.

DA MODIFICARE. Sia Michea (3:12; 4:1) che Isaia (3:1; 5:4-7) non considerarono la distruzione di Gerusalemme come la “fine della storia”, ma annunciarono che ci sarebbe poi stato un nuovo e più glorioso inizio. Isaia fra l’altro affermò: «Parlate al cuore di Gerusalemme e proclamatele che il tempo della sua schiavitù è compiuto […] Allora la gloria del Signore sarà rivelata e tutti, allo stesso tempo, la vedranno» (40:2-5).

CORRETTA. Sia Michea (3:12) che Isaia (3:1; 5:4-7) misero in conto la distruzione di Gerusalemme, ma non la considerarono come la “fine della storia”, annunciandone un nuovo e più glorioso inizio. Isaia fra l’altro affermò: «Parlate al cuore di Gerusalemme e proclamatele che il tempo della sua schiavitù è compiuto […] Allora la gloria del Signore sarà rivelata e tutti, allo stesso tempo, la vedranno» (40:2-5; cfr. Michea 4:1).

Grazie della tua attenta lettura e della segnalazione. DAF.